Il termine per la proposizione dell'appello avverso una sentenza di primo grado pronunciata in assenza dell'imputato non è soggetto all'aumento di quindici giorni previsto dall'art. 585, comma 1-bis, c.p.p. qualora la sentenza sia stata emessa prima dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 150 del 2022, che ha introdotto tale disposizione. In tali casi, il termine per l'impugnazione decorre normalmente dalla comunicazione o notificazione della sentenza, senza alcun aumento. La Corte di cassazione, nel rigettare il ricorso avverso l'ordinanza che ha dichiarato inammissibile l'appello tardivo, ha affermato che la nuova disciplina di cui all'art. 585, comma 1-bis, c.p.p. si applica soltanto alle impugnazioni proposte avverso sentenze pronunciate in data successiva all'entrata in vigore del d.lgs. n. 150 del 2022, non trovando applicazione nel caso di specie in cui la sentenza di primo grado era stata emessa anteriormente.