Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 8088 del 1 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:8088PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, investito di una richiesta di correzione di un errore materiale contenuto nel dispositivo di una propria precedente ordinanza, è tenuto a verificare la sussistenza dell'errore denunciato e, ove lo ritenga fondato, a disporne la correzione, al fine di assicurare la correttezza e l'esattezza formale del provvedimento, senza che ciò comporti alcuna modifica della decisione nel merito. L'errore materiale, infatti, si configura quando vi sia una mera imprecisione o inesattezza nella rappresentazione di un dato o di un fatto, senza alcuna incidenza sulla sostanza della pronuncia, la quale resta immutata. La correzione dell'errore materiale, pertanto, non costituisce una nuova decisione, ma un mero adeguamento formale del provvedimento, volto a ripristinarne la correttezza e la conformità al reale contenuto della statuizione giudiziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 48095/2011 corte di Cassazione di Roma del 31.1.2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SERPICO Francesco;

sentite le conclusioni del PG Dr. ((omissis)): procedersi alla richiesta correzione dell'errore materiale;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che insiste nella richiesta.

OSSERVA

Letta l'…

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