L'autorizzazione integrata ambientale (AIA) per l'esercizio di impianti industriali esistenti non è soggetta a preventiva valutazione di impatto ambientale (VIA), in quanto la VIA è preordinata a garantire la considerazione degli effetti sull'ecosistema prima della realizzazione di nuove opere o interventi, mentre l'AIA disciplina l'adeguamento di impianti già operativi alle disposizioni sulla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento. Pertanto, l'istanza di AIA presentata da un gestore di impianto industriale esistente non è assoggettabile a screening preliminare per la verifica della necessità della VIA, salvo che gli interventi di adeguamento comportino un aumento della produzione superiore al 30% rispetto alla media degli ultimi tre anni, ai sensi della normativa regionale. Nell'ambito del procedimento di rilascio dell'AIA, l'individuazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) è rimessa alla valutazione discrezionale dell'amministrazione procedente, purché sorretta da adeguata istruttoria e nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, tenendo conto anche dei costi e dei vantaggi economici e tecnici per il gestore. Le prescrizioni contenute nell'AIA, relative ad aspetti specifici come le emissioni, il riutilizzo dei sottoprodotti e il monitoraggio, devono essere valutate nel loro complesso, senza che singole censure possano inficiare la legittimità del provvedimento, ove risulti complessivamente adeguato alla normativa di settore.