Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13641 del 5 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13641PEN

Massima

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Il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, nonché nel reato di ricorso abusivo al credito bancario, può essere configurato anche nei confronti di soggetti che, pur non rivestendo la qualifica formale di amministratori, di fatto gestiscano l'attività dell'impresa fallita, essendo consapevoli della valenza depauperativa degli atti di disposizione patrimoniale che incidono sulla garanzia dei creditori. La mancata dichiarazione di fallimento nei confronti di tali soggetti non esclude la loro responsabilità penale, atteso che il concorso nel reato proprio di bancarotta fraudolenta può essere integrato anche da condotte che abbiano costituito un fattore causale rilevante nella realizzazione dell'illecito. La valutazione delle circostanze attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se immune da vizi logici o contraddizioni, è insindacabile in sede di legittimità. La notifica del decreto di citazione per il giudizio di appello effettuata presso il difensore di fiducia nominato fin dal primo grado è legittima, anche in caso di detenzione dell'imputato per altro procedimento, ove non risulti che il giudice fosse a conoscenza di tale stato e che l'imputato avesse chiesto di essere tradotto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RE. FA. N. IL (OMESSO);

2) PA. LU. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 620/2008 CORTE APPELLO di ANCONA, del 02/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA Vito;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. GALASSO Aurelio, che chiede il rigetto del ricorso del Pa. e l'inammissibil…

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