Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza breve n. 548 del 2019

ECLI:IT:TARLT:2019:548SENB

Massima

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La commissione giudicatrice di una procedura di gara pubblica non può modificare, integrare o specificare i criteri di valutazione delle offerte predeterminati nei documenti di gara, né introdurre nuovi e diversi parametri di valutazione dopo l'apertura delle buste. I criteri di aggiudicazione devono essere applicati in modo rigoroso e imparziale, senza alcuna discrezionalità ulteriore rispetto a quanto stabilito dalla lex specialis. La valutazione delle offerte deve avvenire esclusivamente sulla base dei criteri di selezione e ponderazione predefiniti, senza possibilità di modificarli successivamente. Ogni scostamento da tali criteri, anche se motivato dalla volontà di individuare l'offerta più vantaggiosa per l'amministrazione o l'utenza, costituisce un vizio di legittimità dell'aggiudicazione, in quanto viola il principio di imparzialità e di trasparenza che deve presiedere le procedure ad evidenza pubblica. L'amministrazione aggiudicatrice è tenuta a rispettare rigorosamente i criteri di valutazione predeterminati, senza possibilità di discrezionalità ulteriore, al fine di garantire la parità di trattamento tra i concorrenti e la massima trasparenza dell'intera procedura di gara. Ogni modifica o integrazione dei criteri di aggiudicazione da parte della commissione giudicatrice, anche se finalizzata a individuare l'offerta più conveniente, è pertanto illegittima e comporta l'annullamento degli atti di gara.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/09/2019

N. 00548/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00541/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
artt. 60 e 120 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 541 del 2019, proposto da Doma s.r.l., in persona del legale rappresentante
p.t.
, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio della seconda in Latina, via F. Petrarca 65;

contro

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, via dei Portoghesi 12;
Istituto comprensivo “((omissis))” di Aprilia (LT), non costituito in giudizio;

nei confronti

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