Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1279 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:1279SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria è nullo e non meramente annullabile qualora risulti che non sia stato preceduto da alcun procedimento amministrativo regolarmente avviato, in quanto la causa intrinseca generica di ogni definitivo esercizio di poteri amministrativi mediante l'adozione di provvedimenti è costituita dall'esistenza di un previo procedimento amministrativo. Pertanto, il provvedimento di annullamento in autotutela di una siffatta concessione non è soggetto ai limiti temporali di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, in quanto non si tratta di un mero annullamento di un provvedimento amministrativo annullabile, bensì di un atto di mero accertamento della inesistenza o nullità del titolo edilizio rilasciato. L'amministrazione comunale, qualora accerti l'inesistenza di un regolare procedimento amministrativo presupposto al rilascio della concessione edilizia in sanatoria, può procedere in qualsiasi momento all'annullamento d'ufficio di tale provvedimento, senza essere vincolata al rispetto del termine di dodici mesi previsto per l'esercizio del potere di autotutela. Ciò in quanto la mancanza di un procedimento amministrativo regolarmente avviato determina la nullità del titolo edilizio, piuttosto che la sua mera annullabilità. L'amministrazione, pertanto, non è tenuta a rispettare i limiti temporali e procedimentali previsti per l'annullamento in autotutela di provvedimenti amministrativi annullabili, potendo in ogni momento accertare e dichiarare la nullità di un titolo edilizio rilasciato in assenza di un regolare procedimento amministrativo. La violazione degli obblighi di comunicazione di avvio del procedimento e di valutazione delle eventuali osservazioni presentate dai destinatari, di cui agli artt. 7, 9 e 10 della legge n. 241/1990, risulta priva di rilievo giuridico qualora emerga in modo palese che il contenuto dispositivo del provvedimento di annullamento non avrebbe potuto essere diverso da quello concretamente adottato, ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, primo periodo, della medesima legge. Inoltre, l'amministrazione comunale può legittimamente fondare il provvedimento di annullamento della concessione edilizia in sanatoria su elementi e valutazioni tecnico-giuridiche diverse da quelle compiute in sede di rilascio del titolo, qualora emerga che quest'ultimo sia stato rilasciato sulla base di false rappresentazioni e dichiarazioni rese dal tecnico incaricato, senza che ciò integri un vizio di eccesso di potere per difetto di istruttoria o contraddittorietà tra atti. Infine, la circostanza che l'originaria istante di condono edilizio risulti essere deceduta prima della presentazione della domanda non può essere fatta valere dai destinatari del provvedimento di annullamento, in quanto l'accertamento della rispondenza della domanda al soggetto richiedente rientra nella responsabilità gestionale di ogni pratica edilizia comunale, con l'obbligo di acquisire i necessari dati anagrafici e documentali.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/04/2024

N. 01279/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02279/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2279 del 2023, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Carmelo Panatteri e Pacetto Guglielmo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Boncoraglio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

del provvedimento di annullamento in autotutela della Concessione edilizia in sanatoria, n. -OMISSIS-, del Comune di -OMISSIS- - Settore III, prot. n. -OMISSIS-; e di…

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