Il Comune è tenuto a provvedere entro il termine di 90 giorni sulla richiesta di adozione di un piano di lottizzazione presentata dai proprietari di almeno il 51% degli immobili compresi nell'area interessata, in applicazione delle disposizioni di cui all'art. 16, comma 1, lett. b) e comma 3 della L.R. n. 20/2001 e dell'art. 27, comma 3 della L.R. n. 56/1980. Il mancato rispetto di tale termine determina l'obbligo per l'amministrazione comunale di provvedere positivamente o negativamente sulla richiesta, senza possibilità di opporre ulteriori motivi ostativi, in ossequio ai principi di buona amministrazione, di ragionevole durata del procedimento e di tutela dell'affidamento. La mancata adozione del provvedimento finale entro il termine di legge configura un'ipotesi di silenzio-inadempimento, suscettibile di essere rimossa attraverso l'intervento del giudice amministrativo, il quale può ordinare all'amministrazione di provvedere, senza tuttavia poter conoscere nel merito della richiesta, la cui valutazione resta riservata all'esclusiva competenza dell'ente locale. Il mancato rispetto del termine di legge per la conclusione del procedimento, pur comportando l'obbligo di provvedere, non determina automaticamente l'accoglimento della domanda, essendo rimessa all'amministrazione la valutazione discrezionale sulla fondatezza della pretesa, da effettuarsi nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento.