Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27473 del 1 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27473PEN

Massima

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Il legame di parentela tra i membri di un'associazione di stampo mafioso, unitamente all'accertata esistenza di una organizzazione delinquenziale composta da persone aventi vincoli familiari tra loro e di una non occasionale attività criminosa degli stessi componenti della famiglia nell'interesse del sodalizio, costituisce un elemento indiziante della consapevole volontà di partecipazione all'associazione mafiosa, in quanto i rapporti parentali o coniugali, sommandosi al vincolo associativo, rendono quest'ultimo ancora più pericoloso. Pertanto, il dato parentale non può essere trascurato nella valutazione della gravità indiziaria della condotta partecipativa ascritta all'indagato, in quanto elemento strutturale e non meramente occasionale della compagine 'ndranghetistica, che può fondare il fumus del reato associativo. Inoltre, il sostegno economico e logistico prestato dall'indagato ai familiari detenuti, in ragione dei vincoli di parentela, può essere valorizzato ai fini della dimostrazione del suo inserimento nell'organizzazione criminale, in quanto indice della sua consapevole adesione agli scopi del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) l'(OMISSIS);
avverso la ordinanza del 19/12/2016 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TAMPIERI Luca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione …

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