Il proprietario di un immobile ha l'obbligo di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dello stesso, al fine di garantirne la sicurezza e l'incolumità pubblica. Tale obbligo sussiste indipendentemente dall'eventuale responsabilità di terzi per danni o cedimenti strutturali dell'edificio, essendo il proprietario il soggetto gravato dal dovere di vigilanza e di adozione delle misure necessarie a scongiurare pericoli per la pubblica incolumità. L'amministrazione comunale, nell'esercizio dei propri poteri di controllo e di tutela della sicurezza urbana, può pertanto diffidare il proprietario all'esecuzione di interventi di monitoraggio e messa in sicurezza del fabbricato, anche in assenza di una situazione di pericolo imminente accertata con provvedimento contingibile ed urgente del sindaco. Tali interventi, rientrando nell'ordinaria amministrazione, possono essere disposti dal dirigente competente, senza che ciò integri un abuso di potere o uno sviamento di potere da parte dell'amministrazione. Il proprietario è tenuto ad adempiere a tali prescrizioni, non potendo addurre la responsabilità di terzi per i danni subiti dall'immobile al fine di sottrarsi agli obblighi manutentivi posti a suo carico dalla legge.