Cassazione penale Sez. V sentenza n. 404 del 9 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:404PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta dell'imputato, caratterizzata da una pluralità di azioni reiterate nel tempo, cagiona un perdurante e grave stato di ansia e di paura nella persona offesa, compromettendone in modo significativo la qualità di vita. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che le singole condotte siano di per sé penalmente rilevanti, essendo sufficiente che esse, nel loro insieme, siano idonee a ingenerare nella vittima un fondato timore per la propria incolumità e a limitare gravemente la sua libertà di autodeterminazione. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di porre in essere le condotte persecutorie, a prescindere dalla specifica finalità che l'agente intenda perseguire. Pertanto, il reato sussiste anche quando l'imputato agisca non per indurre la vittima a rielaborare traumi pregressi, ma per motivi di natura economica o per altri fini personali, purché la sua condotta sia idonea a cagionare nella persona offesa il perdurante e grave stato di ansia e di paura tutelato dalla norma incriminatrice. I giudici di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, godono di un ampio margine di discrezionalità nella ricostruzione e nella valutazione degli elementi di fatto, il cui sindacato in sede di legittimità è limitato al riscontro di eventuali vizi logici o giuridici della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. MORELLI Francesc - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/02/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MORELLI FRANCESCA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa TASSONE KATE;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
l'avvocato (OMISSIS) INSISTE PER L'ANNULLAMENTO SENZA RINVIO PER L'INSUSSISTENZA …

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