Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 10037 del 2010

ECLI:IT:TARPA:2010:10037SENT

Massima

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L'amministrazione comunale non può emettere un ordine di demolizione di un'opera abusiva in pendenza di una domanda di condono edilizio, in quanto ciò violerebbe gli artt. 38 e 44 della L. 47/1985. Infatti, l'amministrazione è tenuta a verificare preventivamente l'esito della procedura di condono prima di adottare provvedimenti repressivi, pena l'illegittimità dell'ordine di demolizione per difetto di istruttoria. Pertanto, in presenza di una domanda di condono edilizio regolarmente presentata, l'amministrazione non può procedere all'emanazione di un provvedimento di demolizione, ma dovrà attendere la definizione del relativo procedimento, adottando eventualmente una nuova ingiunzione di demolizione solo in caso di rigetto della domanda di sanatoria, con fissazione di nuovi termini per l'esecuzione spontanea. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire la tutela dell'affidamento del privato che abbia presentato istanza di condono, evitando che l'adozione di provvedimenti repressivi possa pregiudicare l'esito del procedimento di sanatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA SICILIA
SEZIONE SECONDA
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
ai sensi dell’art. 9 della l. n. 205/2000, sul ricorso numero di registro generale 919 del 2010, proposto da Re. ((omissis))., rappresentato e difeso dall'avv. Gu. ((omissis))., con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo;
contro
Comune di Lampedusa e Linosa in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;
per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia,
- della determina dirigenziale n. 76 del 5.3.2010, con la quale veniva ingiunta la demolizione di opere abusive, con comminatoria acquisizione al patrimonio del Comune.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
viste le memorie difensive;
visti tutti gli atti della causa;
visti l’art. 21, decimo comma, e l’art. 26, quarto e quinto comma, della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come rispettivamente …

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