L'omessa notifica del decreto di citazione a giudizio di appello al difensore di fiducia dell'imputato, regolarmente nominato, integra una nullità assoluta e insanabile, non rimediabile con la nomina di un difensore d'ufficio, in quanto lede il diritto dell'imputato di essere assistito dal proprio difensore di fiducia. Il mancato rispetto di tale formalità processuale, prevista a pena di nullità dall'art. 179 c.p.p., comporta l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio per un nuovo esame da parte del giudice di appello, al fine di garantire il diritto di difesa dell'imputato e il rispetto del principio del giusto processo. La notifica al precedente difensore, nonostante la revoca del mandato e la nomina di un nuovo difensore di fiducia, non è idonea a sanare tale vizio, in quanto l'imputato ha il diritto di essere assistito dal proprio legale di fiducia in ogni stato e grado del procedimento. Il rispetto delle garanzie difensive e del contraddittorio rappresenta un principio fondamentale del processo penale, la cui violazione determina l'invalidità degli atti processuali e l'annullamento della sentenza.