Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 2071 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:2071SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da un titolare di azienda agricola avverso il diniego di riclassificazione di un tratto di strada silvo-pastorale comunale e la successiva delibera di alienazione di un reliquato stradale adiacente, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La cessazione della materia del contendere presuppone il riconoscimento oggettivo del pieno soddisfacimento, nel corso del giudizio, della pretesa del ricorrente, con il passaggio del bene della vita agognato nel suo patrimonio per effetto della sopravvenuta attività amministrativa totalmente favorevole. 2. L'improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse si verifica quando, successivamente alla proposizione del ricorso, intervengano nuovi fatti o atti che mutino la situazione di fatto o di diritto posta alla base del rapporto amministrativo sottostante, rendendo l'eventuale annullamento dell'atto impugnato assolutamente ininfluente ai fini dell'interesse sostanziale dedotto in giudizio. 3. Sia la declaratoria di cessazione della materia del contendere che quella di improcedibilità comportano la liquidazione delle spese di giudizio secondo il criterio della c.d. "soccombenza virtuale", ovvero in base a quello che sarebbe stato l'esito del processo ove detta declaratoria non fosse intervenuta, apprezzato secondo una sommaria delibazione del merito della pretesa azionata. 4. L'amministrazione può derogare alla regola generale della gara pubblica per l'alienazione a privati di beni sdemanializzati, mediante seria e congrua motivazione specifica che tenga conto del contesto particolare della fattispecie considerata, come nel caso di beni di modesto valore e circoscritta utilità.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/08/2024

N. 02071/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00639/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 639 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), in qualità di titolare dell’azienda agricola ((omissis)) (P.IVA: 01153350259), con sede legale e operativa in via Nazionale s.n.c., 32040 - Vodo di Cadore (BL) rappresentato e difeso dagli avv.ti prof. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Vodo di Cadore, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Unione Montana della Valle del Boite, non cos…

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