Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di tutela della legalità dell'azione amministrativa, ha affermato il principio secondo cui, in presenza di situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità, l'adozione di ordinanze contingibili e urgenti a tutela di tali interessi rientra nella competenza esclusiva del Sindaco o, ove nominato, del Commissario Straordinario, in qualità di ufficiale di governo, e non può essere delegata ad altri organi o funzionari dell'amministrazione comunale. Pertanto, l'ordinanza adottata dal dirigente o funzionario responsabile del settore amministrativo interessato, anziché dal Sindaco o dal Commissario Straordinario, è da ritenersi illegittima per incompetenza dell'organo emanante, in quanto tali provvedimenti extra ordinem a tutela della sicurezza collettiva esulano dalla sfera di competenza degli uffici preposti alla gestione ordinaria del patrimonio comunale. Il giudice amministrativo, in tali casi, non può sostituirsi all'amministrazione nell'esercizio del potere, ma deve limitarsi a rilevare il vizio di incompetenza e rimettere la questione all'organo titolare della relativa competenza, fermo restando la facoltà di quest'ultimo di adottare nuovamente il provvedimento nel rispetto delle norme vigenti.