La revoca della concessione di un bene pubblico comporta il travolgimento di tutti i rapporti derivati intrattenuti dal concessionario, anche in assenza di espressa previsione normativa, in quanto l'omessa comunicazione dei contratti di subconcessione non ha consentito all'amministrazione concedente di esercitare il potere di dissenso previsto dalla convenzione. Pertanto, la decadenza della concessione determina la perdita della legittima disponibilità dei locali in capo ai soggetti che operano nel bene in virtù di contratti di subconcessione, i quali non possono essere efficacemente opposti all'amministrazione comunale. Ciò vale anche per i contratti di locazione commerciale stipulati dal concessionario decaduto, in quanto l'art. 1606 c.c. si applica solo alle locazioni non eccedenti il triennio, mentre i rapporti derivati da un titolo di diritto pubblico, quale la concessione, seguono le sorti del rapporto principale e non possono spiegare efficacia nei confronti dell'amministrazione concedente.