Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34212 del 3 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34212PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che si appropria di denaro o altra cosa mobile di cui abbia la disponibilità per ragioni del suo ufficio o servizio commette il reato di peculato, il cui accertamento richiede una valutazione complessiva della condotta, dell'atteggiamento soggettivo dell'agente e dell'evento, senza che la mera restituzione parziale della somma sottratta possa di per sé integrare la circostanza attenuante del fatto di particolare tenuità, la cui applicazione è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito sulla base di una motivazione adeguata e non manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Ann - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/11/2016 della Corte di appello di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIORDANO Emilia Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ORSI Luigi che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata la Corte di appel…

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