Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42380 del 21 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42380PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione dei termini di custodia cautelare prevista dall'art. 297, comma 3, c.p.p. non si applica quando i reati oggetto della seconda ordinanza cautelare sono stati commessi successivamente all'emissione della prima ordinanza, anche se gli elementi probatori o indiziati erano già desumibili dagli atti prima del rinvio a giudizio. La norma invocata presuppone che i reati oggetto della seconda ordinanza siano stati commessi anteriormente all'emissione della prima, circostanza che deve essere provata positivamente. Pertanto, nel caso in cui i delitti contestati nella seconda ordinanza, ivi compreso quello concernente la detenzione di armi, siano pacificamente successivi all'emissione della prima ordinanza - come nel caso dei reati associativi per i quali è contestata la permanenza fino all'attualità - la regola della retrodatazione non può trovare applicazione, in quanto il presupposto applicativo della norma non sussiste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2592/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 05/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI:
sentite le conclusioni del PG Dott. ANGELILLIS Ciro che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale del riesame di Napoli rigettava l'appello proposto ai sensi dell'articolo 310 cod. proc. pen. da (OMISSIS) av…

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