Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33635 del 2 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:33635PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di un'autovettura parcheggiata sulla pubblica strada non è automaticamente aggravato dalla sola circostanza che il bene fosse esposto alla pubblica fede, essendo necessario che l'oggetto del danneggiamento fosse anche privo di custodia da parte del proprietario. La maggiore tutela accordata dalla legge alle cose esposte alla pubblica fede per necessità o consuetudine, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 625, n. 7, c.p., presuppone che il bene sia lasciato incustodito, circostanza che deve essere specificamente provata. In assenza di tale prova, il reato di danneggiamento rimane nella sua forma base, di competenza del giudice di pace, e non può essere riqualificato come danneggiamento aggravato, di competenza del tribunale in composizione monocratica. La remissione di querela, inoltre, estingue il reato di danneggiamento semplice, non essendo questo perseguibile d'ufficio. Pertanto, la sentenza del giudice di pace che dichiara l'estinzione del reato per remissione di querela è corretta, in quanto il danneggiamento contestato non risultava aggravato dalla circostanza dell'esposizione alla pubblica fede, non essendo stata provata l'assenza di custodia del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nei confronti di:

1) LA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/12/2006 GIUDICE DI PACE di SENIGALLIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. NUZZO LAURENZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe, …

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