La distanza minima di sicurezza di 95 metri, calcolata dal punto "A" di uscita dell'impianto di distribuzione carburanti, rispetto ai punti singolari della strada quali incroci, svincoli o simili, costituisce un requisito essenziale per la realizzazione dell'impianto, finalizzato a garantire la sicurezza della circolazione stradale. Tale distanza minima, stabilita dalle circolari ANAS n. 6/2008 e n. 3/2007, non può essere derogata in ragione di particolari configurazioni della strada, come la presenza di una corsia di decelerazione parallela all'asse viario, dovendo invece essere misurata a partire dal preciso punto di intersezione tra la corsia di decelerazione e la carreggiata principale, in quanto tale punto rappresenta il "punto singolare" rilevante ai fini della tutela della sicurezza. L'Amministrazione è pertanto legittimata a respingere l'istanza di installazione dell'impianto qualora la distanza tra il punto "A" di uscita e il punto singolare risulti inferiore al limite minimo stabilito, senza che assumano rilievo eventuali ulteriori profili ostativi, in applicazione del principio per cui, quando un provvedimento è sorretto da più ragioni giustificatrici, autonome tra loro, è sufficiente la fondatezza di anche una sola di esse perché l'atto rimanga legittimo.