Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7272 del 18 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:7272PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente fatti dei quali ha la certezza che non corrispondono al vero, al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico. Tale condotta è punita in quanto lede la fede pubblica e la regolarità dell'attività amministrativa, minando la fiducia dei cittadini nell'operato della pubblica amministrazione. Pertanto, il pubblico ufficiale è tenuto a rispettare rigorosamente i doveri di imparzialità, correttezza e diligenza nello svolgimento delle proprie mansioni, essendo responsabile penalmente per ogni attestazione falsa o reticente che cagioni un indebito vantaggio. La qualifica soggettiva dell'agente e la natura pubblica dell'atto costituiscono elementi essenziali del reato di falso ideologico, che si configura anche quando l'attestazione falsa sia finalizzata a favorire un terzo e non solo l'agente stesso. Inoltre, il reato sussiste indipendentemente dall'effettivo conseguimento del vantaggio ingiusto, essendo sufficiente la mera idoneità della condotta a produrre tale risultato. La tutela della fede pubblica e della regolarità dell'azione amministrativa impone pertanto una rigorosa applicazione della fattispecie, a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità dell'attività della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di L'Aquila del 28 novembre 2013;

visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

letta la nota, sottoscritta dalla stessa imputata, con la quale il suo difensore avv. (OMISSIS), ha dichiarato di rinunciare al ricorso;

udita la relazione del consigliere dr. Paolo Antonio BRUNO;

sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. PINELLI Mario Maria …

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