Il giudicato formatosi su un decreto di condanna al pagamento di una somma di denaro nei confronti della Pubblica Amministrazione, una volta notificato in forma esecutiva e decorso infruttuosamente il termine di 120 giorni previsto per le esecuzioni forzate, legittima il creditore a proporre il giudizio di ottemperanza senza necessità di previa diffida, ai sensi dell'art. 114 c.p.a. In tal caso, il giudice amministrativo, accertata la mancata esecuzione del titolo esecutivo nonostante l'invio della dichiarazione di cui all'art. 5-sexies della legge n. 89/2001, ordina all'Amministrazione soccombente di provvedere al pagamento delle somme dovute entro un termine perentorio, con la nomina di un commissario ad acta per il caso di ulteriore inerzia, ai sensi dell'art. 5-sexies, comma 8, della medesima legge. La condanna alle spese di giudizio, in considerazione del carattere seriale e del non elevato livello di complessità della causa, può essere liquidata in misura forfettaria.