Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36710 del 11 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36710PEN

Massima

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La violazione di qualsiasi obbligo o prescrizione inerente alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, anche diversa dall'obbligo di dimora nel comune di residenza, integra il delitto previsto dalla Legge n. 1423 del 1956, art. 9, comma 2, per il quale è possibile applicare la custodia cautelare in carcere. Ciò in ragione della volontà del legislatore, espressa con le modifiche introdotte dalla Legge n. 155 del 2005, di sottoporre a un trattamento sanzionatorio più incisivo ogni infrazione commessa da un soggetto nei confronti del quale, in ragione della sua effettiva pericolosità, sia stata ravvisata l'esigenza di una misura di prevenzione più restrittiva rispetto alla sola sorveglianza speciale. La giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione ha infatti chiarito che, a seguito di tali modifiche legislative, la violazione di qualsiasi obbligo inerente alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno integra l'ipotesi delittuosa prevista dall'art. 9, comma 2, e non più quella contravvenzionale di cui al comma 1 del medesimo articolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria C. - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 583/2011 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 03/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CARTA;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. MURA Antonio che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile con le conseguenze di legge.

IN FATTO

1.- Con ordinanza 3 marzo 2011 il Tribunale di Napoli, in funzione di giudice del ri…

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