Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11219 del 2 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11219PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La continuità criminosa tra reati tributari e reato associativo di stampo mafioso non può essere automaticamente riconosciuta, ma richiede la verifica della contestualità tra il momento deliberativo dell'adesione al sodalizio e quello della programmazione dei successivi reati tributari, connessi all'attività imprenditoriale del soggetto. Ove tale contestualità non emerga in modo significativo dagli elementi di fatto accertati, il giudice può legittimamente escludere l'applicazione dell'istituto della continuazione, in quanto l'unità del disegno criminoso non può presumersi sulla base del solo collegamento tra la partecipazione all'associazione mafiosa e la commissione di reati fiscali nell'ambito dell'attività d'impresa, essendo necessario accertare che al momento dell'adesione al sodalizio il soggetto avesse già programmato anche la realizzazione dei successivi reati tributari. Il sindacato di legittimità sulla motivazione di tale valutazione è limitato alla verifica della sua congruità logica e della sua coerenza interna, senza poter sostituire il giudizio di merito con una diversa ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/04/2019 della CORTE APPELLO di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELE BIANCHI;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza depositata in data 22.5.2019 la Corte di appello di Lecce, quale giudice dell'esecuzione, ha respinto la richiesta presentata da (OMISSIS), ed avente ad oggetto il riconos…

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