Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il principio di continuità dei requisiti di partecipazione, generali e speciali, per l'aggiudicazione degli appalti pubblici, impone alle stazioni appaltanti di escludere in qualunque momento della procedura l'operatore economico che, per atti compiuti o omessi prima o durante la procedura, si trovi in una delle situazioni di esclusione previste dall'art. 80 del d.lgs. n. 50/2016, anche qualora l'aggiudicazione sia già intervenuta ma il contratto non sia ancora stato stipulato. In tali casi, l'esercizio del potere di autotutela di annullamento dell'aggiudicazione, previsto dall'art. 21-nonies della l. n. 241/1990, assume carattere doveroso e vincolato, non essendo necessaria una specifica valutazione dell'interesse pubblico e della ponderazione con l'interesse del destinatario, atteso che la perdita dei requisiti di partecipazione, accertata in qualsiasi fase della procedura, impone l'esclusione dell'operatore economico e la caducazione dell'aggiudicazione già disposta in suo favore. Ciò in quanto il principio di continuità dei requisiti, che trova espresso riconoscimento nell'art. 80, comma 6, del Codice dei contratti pubblici, è volto a garantire la selezione di operatori affidabili per l'intero arco temporale che va dalla partecipazione alla gara fino all'esecuzione del contratto, a tutela dell'interesse pubblico sotteso all'affidamento di appalti pubblici.