Il Comune, nell'esercizio del potere di regolamentare la circolazione stradale nel tratto di strada provinciale ricadente nel centro abitato, è tenuto a sentire preventivamente il parere dell'ente proprietario della strada, la cui omissione determina un difetto di istruttoria che inficia la legittimità del provvedimento adottato. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 7, comma 3, del Codice della Strada, i provvedimenti di disciplina della circolazione stradale di cui all'art. 6, comma 4, lettera b), del medesimo Codice, relativi a tratti di strade provinciali attraversanti centri abitati, sono di competenza del Comune, che tuttavia deve acquisire il parere dell'ente proprietario della strada prima di adottarli. L'omissione di tale parere obbligatorio determina un vizio procedimentale che comporta l'annullamento del provvedimento comunale, a prescindere dalla valutazione di merito delle scelte discrezionali operate. Ciò al fine di garantire il coordinamento tra gli enti competenti nella disciplina della circolazione stradale e la tutela degli interessi di tutti gli utenti della strada, anche di quelli titolari di autorizzazioni già rilasciate per lo svolgimento di servizi pubblici di linea.