Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere provata anche in assenza di una diretta osservazione dell'imputato nell'ambito dell'attività associativa, purché risulti da altri elementi probatori, come le intercettazioni telefoniche, che dimostrino il suo coinvolgimento e la sua consapevole adesione agli scopi dell'organizzazione criminale. L'aggravante della ingente quantità di droga si configura quando il quantitativo sequestrato sia idoneo a soddisfare per un rilevante periodo di tempo le esigenze di un elevato numero di tossicodipendenti, a prescindere dalla valutazione della portata complessiva della domanda di mercato, trattandosi di un elemento di difficile accertamento. La lieve entità del contributo dell'imputato, ai fini del riconoscimento dell'attenuante di cui all'art. 114 c.p., deve risultare in modo evidente dalle modalità di commissione del fatto, in modo che il suo apporto appaia del tutto trascurabile rispetto all'evento criminoso.