Il provvedimento di confisca di beni sequestrati in un procedimento penale per reati di droga è legittimo solo se il giudice motiva adeguatamente il nesso di pertinenza tra i beni e il reato contestato, in conformità all'articolo 240 del codice penale. In caso di patteggiamento, la sentenza che recepisce l'accordo tra le parti deve contenere una succinta descrizione del fatto, l'affermazione della correttezza della qualificazione giuridica, il richiamo all'articolo 129 c.p.p. per escludere la ricorrenza di cause di non punibilità, e la verifica della congruità della pena ai fini e nei limiti di cui all'articolo 27 della Costituzione. Tuttavia, il giudice è comunque tenuto a motivare specificamente in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione della confisca, non essendo sufficiente il mero richiamo agli atti di indagine. La mancanza di tale motivazione comporta l'annullamento parziale della sentenza con rinvio al giudice di primo grado per un nuovo esame del punto.