Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15637 del 21 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15637PEN

Massima

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Il reato di furto in abitazione di cui all'art. 624-bis c.p. si configura quando l'agente si introduce nell'altrui dimora con l'intento di commettere il furto, a prescindere dalle modalità concrete di sottrazione della cosa mobile, essendo sufficiente l'accertamento del nesso finalistico tra l'ingresso nell'abitazione e l'impossessamento. Pertanto, il reato di furto in abitazione è integrato anche quando l'agente sottrae beni mobili indossati dalla vittima, purché l'introduzione nell'abitazione sia finalizzata al compimento del furto. Al contrario, quando l'agente si trova legittimamente nell'abitazione altrui, ad esempio in qualità di collaboratore domestico, e in tale contesto si impossessa indebitamente di un bene, il fatto deve essere ricondotto al reato di furto semplice aggravato ai sensi dell'art. 61, n. 11 c.p., in quanto l'agente ha abusato di relazioni di prestazione d'opera che instaurano un rapporto di fiducia facilitante la commissione del reato. In tal caso, difetta il nesso finalistico tra l'ingresso nell'abitazione e la sottrazione del bene, elemento essenziale per la configurabilità del reato di furto in abitazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 1/10/2020 della Corte d'appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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