Il provvedimento amministrativo di revoca del nulla osta all'ingresso in territorio nazionale di un lavoratore extracomunitario è illegittimo qualora sia stato adottato in violazione del termine di dieci giorni assegnato all'interessato per la presentazione di osservazioni ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, atteso che tale termine, pur avendo natura ordinatoria, comporta la sospensione del procedimento e non consente all'amministrazione di concludere il procedimento prima del suo definitivo spirare, dovendo comunque valutare anche le eventuali osservazioni pervenute oltre lo scadere del termine. L'inosservanza delle garanzie partecipative prescritte dall'art. 10-bis costituisce causa di illegittimità del provvedimento discrezionale, non superabile attraverso l'applicazione dell'effetto "di sanatoria processuale" di cui all'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990. Nell'accertamento della capacità economica dell'impresa datrice di lavoro, ai fini del rilascio del nulla osta, l'amministrazione deve valutare in concreto diversi indicatori reddituali, quali l'andamento del fatturato, la regolarità contributiva e fiscale dei dipendenti, nonché ogni altro elemento utile a comparare le dimensioni e le potenzialità aziendali con il contingente di personale effettivamente sostenibile.