Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18444 del 12 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18444PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso può essere provato anche attraverso l'accertamento della commissione di reati-fine, quali estorsioni, commessi con modalità e finalità tipiche dell'organizzazione criminale di riferimento, in quanto tali condotte manifestano concretamente l'operatività del sodalizio. Inoltre, le intercettazioni di conversazioni, la cui interpretazione costituisce questione di fatto rimessa al giudice di merito, possono fornire elementi probatori della partecipazione dell'imputato all'associazione mafiosa, purché la motivazione sia logica e conforme alle massime di esperienza. Anche la ritenuta credibilità di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, pur se non aventi conoscenza diretta dei fatti, può contribuire a fondare la responsabilità per il reato associativo, ove sorretta da altri elementi probatori. Quanto ai reati-fine di estorsione, il metodo e le finalità mafiose possono essere desunti dalle modalità esecutive della condotta, come l'imposizione di ditte o lavoratori da utilizzare, la richiesta di pagamento di "pizzo" a imprenditori, nonché dalle dichiarazioni della persona offesa, la cui attendibilità va valutata complessivamente, anche in relazione a precedenti denunce e ai suoi rapporti con la criminalità organizzata. Infine, la determinazione della pena, anche con riferimento all'applicazione di circostanze aggravanti e all'aumento per continuazione, non richiede una specifica motivazione per ogni singolo segmento, essendo sufficiente il richiamo alla gravità dei fatti e alla personalità del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A.R - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato ((omissis)) il 12/04/1961;
3) (OMISSIS), nato a ((omissis)) il 03/12/1983;
avverso la sentenza del 18/05/2015 della Corte di Appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto annullamento con rinvio per (OMISSIS) relativamente al capo F) …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.