Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9622 del 9 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9622PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione e all'acquisizione di moneta contraffatta può essere provato sulla base di una pluralità di elementi, quali la fitta rete di contatti e rapporti tra i soggetti coinvolti, le notevoli quantità di banconote oggetto di conversazioni intercettate e di sequestri, nonché la ripartizione dei compiti tra gli imputati. La mera contestazione di una diversa lettura delle risultanze probatorie, senza una critica argomentata delle ragioni esposte nella sentenza impugnata, non è sufficiente a far ritenere erronea la valutazione dei giudici di merito circa l'esistenza del vincolo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti dal difensore di:

1. Be. Gh. Ab. , nato a (OMESSO);

e da:

2. Zo. La. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Napoli in data 4.8.2009;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Carlo Zaza;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Gioacchino Izzo, che ha concluso per l'inammissibilita' del rico…

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