La revoca dell'autorizzazione amministrativa per l'esercizio di un impianto di distribuzione carburanti è un provvedimento doveroso e vincolato per l'Amministrazione comunale, ai sensi dell'art. 62, comma 3, lett. a) della L.R. Puglia n. 24/2015, qualora l'impianto rimanga chiuso per un periodo superiore a un anno, anche in presenza di richieste di sospensione dell'attività presentate successivamente alla cessazione volontaria dell'esercizio. Il silenzio serbato dall'Amministrazione comunale sulle istanze di sospensione non determina la formazione di un titolo abilitativo tacito, in quanto l'art. 44, comma 2, della medesima legge regionale si riferisce esclusivamente al rilascio del provvedimento autorizzativo unico e non anche alla proroga del periodo di sospensione. L'Amministrazione, pertanto, non è tenuta a effettuare un bilanciamento tra l'interesse pubblico e quello privato, essendo l'adozione del provvedimento di revoca un atto dovuto e vincolato, in assenza di un legittimo affidamento del titolare dell'autorizzazione sulla conservazione del titolo abilitativo, venuto meno per la sua stessa condotta di cessazione volontaria dell'attività.