Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La confisca di beni può essere disposta nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi sulla base di una valutazione complessiva della loro personalità e del loro inserimento in ambienti criminali, desumibile da precedenti penali, condotte illecite e movimenti patrimoniali sproporzionati rispetto alle disponibilità lecite dichiarate. Tale valutazione deve essere effettuata in modo concreto e puntuale, senza limitarsi a meri sospetti, e deve dimostrare il nesso tra l'attività delittuosa accertata e le acquisizioni patrimoniali, anche in assenza di una sentenza di condanna. La motivazione deve essere adeguata e rafforzata nel caso di riforma di un precedente provvedimento di rigetto. La disciplina normativa in materia di misure di prevenzione patrimoniale è conforme ai principi costituzionali e convenzionali, purché l'applicazione concreta rispetti i canoni di determinatezza della fattispecie e prevedibilità delle conseguenze, come delineati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.