Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4739 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:4739SENT

Massima

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Il Comune è legittimato a ordinare la demolizione di opere edilizie abusive, anche se realizzate in pendenza di una domanda di condono edilizio, qualora le stesse non risultino incluse nella relativa istanza o siano state realizzate successivamente. In tali ipotesi, infatti, i lavori ulteriori, anche se riconducibili a categorie di intervento come la manutenzione straordinaria, devono ritenersi abusivi e in prosecuzione dell'illecita pregressa attività edilizia, essendo mancata l'attivazione del procedimento per il completamento previsto dall'art. 35 della legge n. 47 del 1985. L'onere di provare l'epoca di realizzazione dell'abuso edilizio incombe sull'interessato, non sull'amministrazione, la quale ha il potere-dovere di sanzionare l'opera non assistita da idoneo titolo edilizio, adottando il provvedimento di demolizione ai sensi dell'art. 7 della legge n. 47 del 1985. Tale ordine di demolizione costituisce un atto dovuto in presenza dei presupposti stabiliti dalla legge, che non necessita della preventiva acquisizione di pareri di commissioni o autorità, né della puntuale individuazione dell'oggetto di un'eventuale successiva acquisizione al patrimonio comunale, essendo tale omissione colmabile con il successivo atto di acquisizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/10/2017

N. 04739/2017 REG.PROV.COLL.

N. 10072/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10072 del 1999, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) con il quale elettivamente domicilia in Napoli alla via Duomo, n. 266;

contro

Comune di Forio, in persona del Sindaco p.t, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza di demolizione n. 477 del 17 agosto 1999, notificata il 31 agosto 1999;

- di ogni altro atto connesso, collegato e conseguente, ivi compresi quelli richiamati nell’ordinanza di cui innanzi, comunque lesivi della posizione giuridica del ricorrente;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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