Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 2873 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:2873SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il potere repressivo dell'Amministrazione nei confronti di opere edilizie realizzate senza il necessario titolo abilitativo non incontra limiti temporali e non necessita di specifica motivazione ulteriore rispetto alla mera verifica della sussistenza dell'abuso e dell'esigenza di ripristinare la legalità violata. Il decorso del tempo non genera alcun legittimo affidamento in capo al privato né determina la sanatoria dell'abuso, essendo onere del richiedente la definizione degli illeciti edilizi fornire la prova rigorosa e documentale dell'avvenuta realizzazione delle opere entro il termine di legge previsto per l'accesso al condono. In assenza di tale prova, l'Amministrazione ha il dovere di negare la sanatoria e ordinare la demolizione del manufatto abusivo, senza che ciò richieda una motivazione in ordine all'attualità dell'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica violata, il quale è in re ipsa. Il provvedimento di rigetto dell'istanza di condono e di demolizione dell'opera abusiva, pertanto, non necessita di una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un pubblico interesse alla rimozione dell'abuso, né in relazione all'eventuale lesione di un legittimo affidamento del privato, atteso che il mancato rispetto del termine di legge per l'accesso al condono edilizio esclude ab origine la possibilità di far valere un affidamento tutelabile. Inoltre, l'omessa comunicazione di avvio del procedimento alla parte attuale proprietaria dell'immobile non determina l'invalidità del provvedimento, in quanto il procedimento repressivo dell'abuso edilizio ha carattere reale e ripristinatorio, e non punitivo, sicché la comunicazione può essere validamente effettuata anche nei confronti del precedente proprietario.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/11/2020

N. 02873/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01388/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 1388 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentate e difese, congiuntamente e disgiuntamente, dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

- il Comune di Augusta, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- previa sospensione, dell'ordinanza n. -OMISSIS-adottata dal Responsabile del V Settore, con cui è stata rigettata la domanda relativa alla definizione degli illeciti edilizi avanzata ai sensi della legge n. 724/94 i…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.