Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37827 del 12 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37827PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto costituisce il presupposto soggettivo indispensabile per affermare la sua responsabilità penale. Tale capacità deve essere accertata preliminarmente dal giudice sulla base di una ponderata disamina degli elementi probatori, senza che sia necessario disporre una perizia psichiatrica ove non emergano evidenze concrete di una condizione patologica rilevante ai sensi degli artt. 88 e 89 c.p. idonea a incidere sulla capacità di autodeterminazione dell'imputato. L'attenuante della provocazione di cui all'art. 62 c.p., n. 2 richiede la sussistenza di tre elementi: a) lo "stato d'ira" dell'agente; b) un "fatto ingiusto altrui" connotato da effettiva contrarietà a regole giuridiche, morali e sociali; c) un nesso di causalità psicologica e non di mera occasionalità tra l'offesa e la reazione. Tali requisiti devono essere accertati dal giudice sulla base di un'adeguata valutazione delle risultanze probatorie, senza che sia sufficiente il mero riferimento alle dichiarazioni dell'imputato, ove queste appaiano contraddittorie e prive di riscontri esterni. Analogamente, la concessione delle attenuanti generiche ex art. 62-bis c.p. richiede una ponderata valutazione da parte del giudice di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi che connotano la posizione processuale dell'imputato, senza che sia necessario il riconoscimento della massima estensione edittale ove il disvalore del fatto e le condizioni soggettive dell'agente non lo impongano.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nata il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 1/2015 emessa il 07/05/2015 dalla Corte di assise di appello di Firenze;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Alessandro Centonze;
Udito il Procuratore generale, in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS).
RILEVATO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 05/02/2014 il G.U.P. del Tribunale di Siena, procedendo con rito abbreviato, giudicava (OMISSI…

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