Il potere di annullamento di un titolo edilizio da parte della Provincia, previsto dall'art. 53 della L.R. n. 16/2008, può essere esercitato anche in presenza di soli vizi di legittimità del provvedimento, senza che sia necessario l'accertamento di una lottizzazione abusiva materiale, purché sussista un sostanziale interesse pubblico alla rimozione dell'atto. L'interesse pubblico può essere ravvisato nella necessità di una riqualificazione urbanistico-ambientale dell'area, anche in attuazione di previsioni del piano urbanistico comunale, qualora non vi sia certezza circa l'approvazione in tempi certi di nuovi strumenti urbanistici attuativi di iniziativa pubblica. Inoltre, il mancato rispetto delle prescrizioni del regolamento edilizio comunale, come nel caso di un piano interrato dotato di più aperture che ne determinano la rilevanza volumetrica, costituisce di per sé un vizio di legittimità sufficiente a giustificare l'annullamento del titolo edilizio, senza che sia necessario l'accertamento di una lottizzazione abusiva. Il giudice amministrativo non può sindacare la valutazione dell'interesse pubblico effettuata dalla pubblica amministrazione, se essa non risulta affetta da palesi vizi logici.