Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza breve n. 351 del 2016

ECLI:IT:TARBO:2016:351SENB

Massima

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Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno, adottato dalla Questura sulla base di una valutazione discrezionale della situazione del richiedente, è un provvedimento amministrativo impugnabile dinanzi al giudice amministrativo. Tuttavia, il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito del successivo rilascio del permesso di soggiorno determina l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. In tali casi, il giudice amministrativo, pur dovendo dichiarare l'improcedibilità del ricorso, è tenuto a liquidare il compenso in favore del difensore del ricorrente ammesso al gratuito patrocinio, nei limiti dei valori medi delle tariffe professionali vigenti e in considerazione dell'impegno professionale profuso, dimezzando i compensi ai sensi della normativa sul gratuito patrocinio nel processo amministrativo.

Sentenza completa

N. 00727/2015
REG.RIC.

N. 00351/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00727/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 727 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Bologna, ((omissis)) 3/A;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Forli' - Cesena, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, anche domiciliataria in Bologna, ((omissis)) 4;

per l'annullamento

del provvedimento di diniego all'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno del 12 giugno 2015 con il quale la Questura di Forlì-Cesena ha decretato il rifiuto all'ist…

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