Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3071 del 24 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3071PEN

Massima

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Il provvedimento di custodia cautelare in carcere, pur essendo una misura restrittiva della libertà personale, può essere legittimamente applicato dal giudice quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati contestati all'indagato e quando ricorrono esigenze cautelari, come il pericolo di fuga o di reiterazione del reato, che rendono necessaria l'adozione di una misura cautelare personale. Tuttavia, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la propria decisione, indicando in modo specifico e congruo gli elementi di fatto che giustificano l'applicazione della misura, in modo da consentire il controllo della correttezza e della ragionevolezza della valutazione compiuta. In particolare, il giudice deve spiegare in modo chiaro e logico le ragioni per le quali ritiene sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari, senza potersi limitare a mere affermazioni generiche o a un rinvio acritico agli atti di indagine. Inoltre, il giudice è tenuto a verificare la proporzionalità della misura cautelare rispetto alla gravità del fatto e alla prognosi di pericolosità dell'indagato, dovendo preferire, ove possibile, misure meno afflittive della custodia in carcere. Infine, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento del tribunale del riesame deve essere presentato esclusivamente presso la cancelleria del tribunale che ha emesso la decisione, entro il termine previsto dalla legge, pena l'inammissibilità dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/06/2022 del TRIB.UNALE DEL RIESAME di BOLOGNA;
fissata la trattazione con il rito scritto;
udita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO APRILE;
lette le conclusioni del PG STEFANO TOCCI che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
dato atto che il difensore non ha presentato le conclusioni.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale di Bologna, in funzione di…

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