Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11119 del 16 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:11119PEN

Massima

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Il dovere di astensione del giudice, previsto dall'art. 36 c.p.p., comma 1, lett. h), non rientra tra i casi tassativi di ricusazione disciplinati dall'art. 37 c.p.p. Pertanto, la mancata astensione del giudice non determina la nullità degli atti processuali, ma solo il diritto della parte di ricusarlo, con conseguente eventuale nullità dei soli atti compiuti dopo l'accoglimento della ricusazione. Inoltre, le valutazioni del curatore fallimentare non possono prevalere sulle considerazioni del giudice di merito, che si fondano su elementi di prova specifici. Infine, l'estrapolazione di alcuni tratti delle relazioni del curatore non è idonea a scardinare la motivazione del tribunale del riesame, in assenza di una chiara e puntuale indicazione del loro contenuto e collocazione negli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 26/2014 TRIB. LIBERTA' di PARMA, del 21/10/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DEMARCHI ALBENGO PAOLO GIOVANNI;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dott. SPINACI Sante, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Per il ricorrente e' presente l'Avvocato (OMISSIS), il quale chiede l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS…

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