Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29479 del 22 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29479PEN

Massima

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Il reato di inosservanza di provvedimenti dell'autorità di cui all'art. 650 c.p. sussiste quando l'ordinanza sindacale, emanata per ragioni di igiene e salute pubblica, impone obblighi di fare o di non fare, a prescindere dall'indicazione di un termine perentorio per l'adempimento, essendo sufficiente che il soggetto destinatario sia in grado di conformare la propria condotta al comando impartito entro un termine ragionevole, secondo la valutazione discrezionale del giudice in relazione al caso concreto. L'ordinanza sindacale contingibile e urgente, adottata per prevenire e eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica, integra gli estremi del reato di cui all'art. 650 c.p., a differenza delle violazioni di ordinanze comunali emesse in conformità a leggi e regolamenti, che costituiscono illeciti amministrativi puniti con sanzione pecuniaria. L'omessa concessione dei benefici di legge, come la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, non necessita di specifica motivazione quando tali benefici non siano stati richiesti dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TO. VI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 825/2008 TRIBUNALE di AVEZZANO, del 03/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con sentenza deliberata il 3 febbraio 2010 il Tribunale di Avezzano, dichi…

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