Consiglio di Stato sentenza n. 5773 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:5773SENT

Massima

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Il decreto di esproprio adottato oltre il termine quinquennale previsto dalla delibera di dichiarazione di pubblica utilità è illegittimo, in quanto il decorso infruttuoso di tale termine, non prorogato dall'amministrazione, comporta l'inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità. Ciò determina l'illegittimità dell'occupazione dei suoli effettuata sine titulo, con conseguente diritto del proprietario al risarcimento del danno. Il valore venale del bene da risarcire deve essere determinato in base alla destinazione urbanistica impressa all'area al momento dell'illecita occupazione, senza poter far riferimento alla prevista realizzazione dell'opera pubblica. Pertanto, ove il terreno abbia una destinazione di "rispetto stradale" e non di zona edificabile, il valore da prendere a riferimento per il risarcimento non può essere quello corrispondente ad una vocazione edificatoria, ma deve essere determinato in via equitativa, tenendo conto delle caratteristiche e della effettiva utilizzabilità del bene. Il risarcimento del danno per l'occupazione illegittima deve comprendere sia il danno da perdita di proprietà, corrispondente al valore venale del suolo al momento della cessione, sia il danno da mancato uso, da calcolarsi in misura del 5% del valore del bene, secondo il meccanismo forfettario introdotto dall'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001. Inoltre, ove l'accesso alla proprietà residua sia divenuto disagevole per effetto della realizzazione dell'opera pubblica, il proprietario ha diritto al risarcimento degli oneri necessari per la realizzazione di adeguati accessi, da determinarsi in via equitativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUARTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 6075 del 2010, proposto da:
Eu.Pi., rappresentato e difeso dall'avv. Gi.Ma., con domicilio eletto presso Ca.Gr. in Roma;
contro
Comune di Catanzaro, rappresentato e difeso dall'avv. Lu.To., con domicilio eletto presso Studio Legale To. in Roma;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. CALABRIA - CATANZARO:SEZIONE I n. 00315/2010, resa tra le parti, concernente DECRETO DI ESPROPRIO DI UN TERRENO - RIS. DANNO.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Catanzaro;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 18 giugno 2013 il Cons. ((omissis)) e uditi per le parti gli avvocati Gi.Ma. e To.Di. (su delega di Lu.To.);…

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