Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1089 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:1089SENT

Massima

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Il decreto di espropriazione definitiva è autonomo rispetto al precedente provvedimento di occupazione d'urgenza, sicché eventuali vizi di quest'ultimo non si riverberano sul primo. L'impugnazione dell'atto presupposto, di per sé lesivo dell'interesse, consente di soprassedere alla impugnativa dell'atto consequenziale solo nell'ipotesi in cui l'eventuale annullamento del primo sia in grado di provocare una automatica caducazione del secondo, vale a dire se il provvedimento successivo abbia carattere meramente esecutivo dell'atto presupposto, ovvero faccia parte di una sequenza procedimentale che lo pone in rapporto di immediata derivazione dall'atto precedente. Tale situazione non si verifica nel rapporto tra il decreto definitivo di esproprio e quello di occupazione d'urgenza, dal momento che il c.d. atto consequenziale è dotato di una sua precisa autonomia in grado di realizzare il definitivo trasferimento del titolo di godimento in capo a soggetti che sono rimasti estranei al giudizio, instaurato avverso atti che, seppur lesivi, sono prodromici a quello finale (decreto di esproprio) che segna la conclusione del procedimento. Pertanto, l'eventuale annullamento del provvedimento di occupazione d'urgenza non determina automaticamente la caducazione del successivo decreto di espropriazione definitiva, il quale può essere autonomamente impugnato. Inoltre, la sopravvenuta declaratoria di inammissibilità per tardività del ricorso avverso il provvedimento di occupazione d'urgenza rende irricevibili anche gli ulteriori motivi di ricorso sollevati dalla parte ricorrente avverso gli atti procedimentali prodromici al decreto di espropriazione definitiva, in quanto tali motivi sono tesi a contestare proprio quegli atti.

Sentenza completa

N. 12527/2002
REG.RIC.

N. 01089/2014 REG.PROV.COLL.

N. 12527/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12527 del 2002, proposto da:
Melluso Maria, rappresentato e difeso dagli avv. Giovanni Giordano, Francesco Ronga, con domicilio eletto presso Francesco Ronga in Napoli, Segreteria T.A.R.;

contro

Comune di S.Antimo, rappresentato e difeso dall'avv. Corrado Di Resta, con domicilio eletto presso Corrado Di Resta in Napoli, via S.Aspreno,13;

per l'annullamento

espropriazione: decreto n. 19076 del 24.07.2002

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di S.Antimo;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti …

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