Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26235 del 7 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26235PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di rapina si configura quando il soggetto, pur non partecipando materialmente all'esecuzione del fatto, svolge un ruolo di ausilio e supporto logistico all'azione criminosa, essendo presente sul luogo del delitto e contribuendo in modo determinante alla sua realizzazione. La prova di tale concorso può essere desunta da un complesso di elementi indiziari convergenti, quali la presenza del soggetto nei pressi del luogo del reato, l'uso di un veicolo a lui riconducibile per raggiungere e allontanarsi dal sito, nonché il suo coinvolgimento in fasi prodromiche o successive alla consumazione del fatto. In tali ipotesi, la responsabilità del concorrente morale può essere affermata anche in assenza di una prova diretta del suo contributo materiale, purché il quadro indiziario risulti logicamente e coerentemente ricostruito dal giudice di merito, senza incorrere in vizi di motivazione. Inoltre, la recidiva, quando connotata da una marcata e reiterata propensione a delinquere, può essere ritenuta circostanza aggravante idonea a giustificare un trattamento sanzionatorio più severo, in ragione dell'accresciuta colpevolezza e pericolosità sociale del reo, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine all'incremento della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - rel. Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/1/2021 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere PERROTTI Massimo;
lette le conclusioni scritte del pubblico ministero, in persona del sostituto Procuratore generale Dott.ssa Marinelli Felicetta, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' dei ricorsi;
lette le conclusioni scri…

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