Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22999 del 9 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22999PEN

Massima

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Il possesso di un'autovettura di provenienza furtiva, unitamente alla negazione della presenza all'interno della stessa, costituisce prova sufficiente della consapevolezza della illecita provenienza del bene, integrando il reato di ricettazione o, ove ricorrano i presupposti, di furto aggravato. Il giudice di merito può legittimamente desumere tale consapevolezza dalla condotta complessiva dell'imputato, anche in assenza di una prova diretta circa il momento consumativo del furto o l'individuazione del soggetto che materialmente ha sottratto il veicolo, essendo sufficiente la dimostrazione del possesso congiunto dell'autovettura e della mendace negazione della presenza al suo interno. In tali ipotesi, la fuga alla vista degli agenti operanti, pur non costituendo di per sé prova decisiva, può essere valutata unitamente agli altri elementi di fatto come indice della consapevolezza della illecita provenienza del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Donato - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

BE. YA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/06/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Il Tribunale di Milano, con sentenza del 2 febbraio 2006, di…

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