Il potere di adottare ordinanze contingibili e urgenti da parte del Sindaco, ai sensi degli artt. 50 e 54 del D.Lgs. n. 267/2000, è un potere di natura eccezionale e residuale, che può essere esercitato solo in presenza di situazioni di effettivo e concreto pericolo per la pubblica incolumità, non fronteggiabili con i normali strumenti amministrativi, e che richiede un'adeguata istruttoria e motivazione in ordine alla sussistenza del pericolo, nonché il rispetto del principio di proporzionalità. Tale potere non può essere esercitato per paralizzare gli effetti di precedenti provvedimenti adottati da altre autorità amministrative competenti, né per imporre obblighi ulteriori rispetto a quelli già previsti dalla normativa vigente, in assenza di una situazione di urgenza e imprescindibilità. Inoltre, l'esercizio di tale potere in materia di attività industriali ritenute insalubri, ai sensi degli artt. 216 e 217 del R.D. n. 1265/1934, richiede l'acquisizione del parere della competente autorità sanitaria e l'accertamento in concreto della pericolosità dell'attività, non potendo il Sindaco limitarsi a un mero riferimento alla classificazione di tale attività come insalubre. Il sindacato giurisdizionale sulle ordinanze contingibili e urgenti è limitato al solo profilo di legittimità, senza possibilità di valutazioni di merito.