Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3414 del 26 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3414PEN

Massima

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Il delitto di minaccia di cui all'art. 612 c.p. è un reato di pericolo, la cui sussistenza non richiede necessariamente che il soggetto passivo si sia effettivamente sentito intimidito, essendo sufficiente che la condotta dell'agente sia potenzialmente idonea ad incidere sulla sua libertà morale. La valutazione dell'attitudine della condotta ad intimorire deve essere effettuata con criterio medio e in relazione alle concrete circostanze del fatto, senza trascurare la rilevanza del contesto in cui le espressioni minacciose sono state proferite. Ai fini della configurabilità del delitto, non è necessario che le espressioni intimidatorie siano pronunciate in presenza della persona offesa, potendo quest'ultima venirne a conoscenza anche attraverso altri. Per l'integrazione dell'ipotesi aggravata di cui al comma 2 dell'art. 612 c.p., occorre avere riguardo all'entità del turbamento psichico che la condotta è idonea a determinare nel soggetto passivo, tenuto conto non solo del tenore delle espressioni verbali profferite, ma anche del contesto in cui le stesse sono state pronunciate. La motivazione del giudice di merito, che abbia adeguatamente esaminato tali elementi e fornito una valutazione complessiva della condotta, non può essere censurata con ricorso generico e apodittico, che non si confronti specificamente con l'iter argomentativo seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovann - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/02/2022 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FRANCOLINI GIOVANNI;
letta la requisitoria scritta presentata - Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8, conv. con modif. dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 - dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott.ssa TASSONE KATE, che …

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