Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49733 del 30 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49733PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, di cui all'art. 416-bis c.p., si configura quando l'imputato dimostri di aver svolto un ruolo apicale e di direzione all'interno del sodalizio criminale, attraverso il compimento di atti concreti e univocamente riconducibili all'esercizio di poteri decisionali e di coordinamento delle attività illecite della consorteria. Tali elementi probatori possono emergere da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontrate da altri elementi di prova come intercettazioni ambientali e documentali, che attestino la partecipazione attiva dell'imputato alle riunioni e alle strategie del gruppo mafioso, anche durante periodi di detenzione. Tuttavia, ai fini del riconoscimento del vincolo della continuazione tra il reato associativo contestato e quello per cui vi è stata una precedente condanna definitiva, è necessaria una congrua e specifica motivazione in ordine all'unitarietà del disegno criminoso sotteso ai diversi episodi delittuosi, non potendosi escludere tale istituto sulla base di mere affermazioni assertive circa l'astratta maggiore gravità del reato oggetto del nuovo giudizio o l'assenza di effetti favorevoli per l'imputato. L'applicazione della continuazione, infatti, può produrre rilevanti conseguenze in termini di trattamento sanzionatorio complessivo, anche in relazione ad istituti come la recidiva e la dichiarazione di abitualità e professionalità nel reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/10/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MOGINI STEFANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ANIELLO ROBERTO che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente alla continuazione, inammissibilita' nel resto.
Udito il difensore presente l'avvocato (OMISSIS) d…

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