Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2599 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:2599SENT

Massima

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Il mutamento della destinazione urbanistica di un'area, a seguito dell'approvazione di un nuovo strumento urbanistico generale, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'impugnazione degli atti relativi alla precedente pianificazione, in quanto l'eventuale accoglimento del ricorso non potrebbe più arrecare alcuna utilità al ricorrente. In tali casi, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, in quanto il mutamento della situazione di fatto e di diritto, intervenuto successivamente alla proposizione del gravame, rende la controversia priva di un interesse attuale e concreto alla sua definizione. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse all'impugnazione, per effetto di un mutamento della situazione di fatto e di diritto, determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto l'eventuale accoglimento dello stesso non potrebbe più produrre alcuna utilità pratica per il ricorrente. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'attualità e la concretezza dell'interesse del ricorrente, quale presupposto indefettibile per l'esercizio dell'azione giurisdizionale, e sulla conseguente preclusione per il giudice di pronunciarsi su questioni meramente astratte o su situazioni giuridiche ormai superate. La massima valorizza altresì il principio di economia processuale, evitando l'inutile dispendio di attività giurisdizionale su controversie prive di un interesse concreto alla loro definizione.

Sentenza completa

N. 03348/2000
REG.RIC.

N. 02599/2011 REG.PROV.COLL.

N. 03348/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3348 del 2000, proposto da:
- ((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), e domiciliato in Milano, Via Corridoni n. 39, presso la Segreteria del T.A.R.;

contro

- il Comune di Cabiate, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), ed elettivamente domiciliato presso lo studio del primo in Milano, Via Hoepli n. 3;
- la Regione Lombardia, in persona del Presidente pro-tempore, non costituita in giudizio;

per l’annullamento

- della delibera n. 32 del 23 luglio 1998 del Consiglio comunale di Cabiate concernente l’adozione …

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