Cassazione civile Sez. I sentenza n. 23158 del 7 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23158CIV

Massima

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Il mancato deposito del ricorso per cassazione entro il termine di legge, di cui l'intimato abbia dato notizia alla Corte mediante la notifica del controricorso, comporta l'improcedibilità del ricorso stesso, a prescindere dalla sua ammissibilità o procedibilità sotto altri profili, in quanto il potere della Corte di cassazione di dichiarare d'ufficio tale improcedibilità trova fondamento nell'interesse del controricorrente al recupero delle spese e ad evitare che il ricorrente possa riproporre il ricorso medesimo qualora non sia ancora decorso il termine per l'impugnazione. In tali casi, il ricorrente deve essere condannato al rimborso delle spese del giudizio di cassazione nei confronti del controricorrente, in quanto quest'ultimo ha il potere di richiedere l'iscrizione a ruolo del processo al fine di far dichiarare l'improcedibilità del ricorso, potere ricompreso in quello più ampio di contraddire riconosciuto dall'articolo 370 c.p.c.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SALME' Giuseppe - Presidente

Dott. DI PALMA Salvatore - rel. Consigliere

Dott. ZANICHELLI Vittorio - Consigliere

Dott. SCHIRO' Stefano - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MU. MA. (OMESSO) ricorrente che non ha presentato il ricorso nei termini prescritti dalla legge;

- ricorrente non costituito -

contro

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE (OMESSO) in persona del Ministro in carica, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che lo rappresenta e difende ope legis;

- controricorrente -

avverso il de…

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